I maggiori organi di stampa nazionali hanno dato molto risalto allo Studio POLO, recentemente presentato al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) e pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Questa ricerca, per la prima volta, offre a pazienti affetti da neoplasie pancreatiche in fase metastatica, la possibilità di usufruire di una terapia “a bersaglio”, così come avviene già per le donne affette da tumore della mammella e dell’ovaio che presentano mutazioni dei geni BRCA.
Questi geni sono balzati alla cronaca come geni “Jolie”, dal nome dell’attrice Angelina che ha questa mutazione.
Anche l’Oncologia della ASL di Pescara, diretta dal Dott. Carlo Garufi, ha partecipato allo studio, insieme ad altri 13 centri italiani e ad oltre 100 centri in tutto il mondo.
“Nei pazienti entrati nello studio” – riferisce il Dott. Garufi – “la somministrazione del farmaco Olaparib è stata in grado di dimezzare il tempo di progressione della malattia, pertanto, lo studio delle mutazioni BRCA diventerà un test da utilizzare di routine in questa categoria di ammalati.
Questa esperienza dimostra che gli Ospedali pubblici possono e devono fare ricerca ai massimi livelli e che, solo attraverso la ricerca clinica controllata, si ottengono risultati clinici che possono essere trasferiti nella pratica clinica quotidiana”.



 
Ultimo aggiornamento: 05/06/19