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I posti  sicuri per accogliere i bambini abbandonati dai genitori.


 
 

 
 
Per una complessità di situazioni, non tutte le donne riescono ad accogliere la loro maternità e, nonostante l’amore, ci sono delle circostanze in cui per la futura madre, non è possibile occuparsi del bambino che sta per nascere, tanto da decidere di separarsene.
Per tale motivo è indispensabile che la donna, senza giudizi colpevolizzanti ma con interventi idonei, efficaci e mirati, sia supportata da personale adeguatamente qualificato che, nel rispetto assoluto della privacy, possa tutelarla insieme al suo bambino.
 
La normativa vigente (DPR 396/2000, art.30, comma 2), prevede per tutte le donne, senza vincoli di residenza e nazionalità, comprese quindi le donne migranti e/o presenti in Italia clandestinamente, il diritto di partorire in ospedale in anonimato senza riconoscere il neonato.
 
La legge italiana tutela i bimbi e protegge le mamme che li abbandonano solo se lo fanno lasciandoli al sicuro in un ambiente ospedaliero pubblico. E’ auspicabile infatti, partorire in ospedale in totale anonimato con la garanzia delle cure per madre e figlio.
 
Tuttavia partorire fuori dal contesto ospedaliero rientra nell’ambito della libertà di scelta sulla salute della donna.
Anche in questo caso, dopo il parto è possibile lasciare il neonato al sicuro nella culla per la vita, senza ricorrere all’abbandono traumatico del piccolo e garantendo l’anonimato della puerpera.
 
DOVE SI TROVA E COME FUNZIONA LA CULLA PER LA VITA
La Culla per la Vita donata alla ASL di Pescara dal Soroptimist International d’Italia, Club di Pescara è posizionata in Via Renato Paolini, 45, sotto il palazzo rosso.
La culla rappresenta un ambiente sicuro, accogliente, riscaldato, riservato e accessibile alle donne dall’esterno h24.
La porta di accesso alla stanza si può aprire in qualsiasi momento, giorno e notte e, una volta lasciato il bambino, la porta si chiuderà definitivamente per mettere in sicurezza il piccolo.
Subito dopo mediante dispositivi aziendali interni che rilevano l’attivazione della culla speciale, viene segnalata la presenza del bambino al personale sanitario che interverrà prontamente per la sua salvaguardia.
Il piccolo verrà ricoverato presso la UOC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e il caso sarà segnalato al Servizio Sociale Ospedaliero per gli adempimenti di competenza.
 
INFORMAZIONI
Contattare i professionisti Assistenti Sociali del Servizio Sociale Ospedaliero della ASL che gratuitamente e nel rispetto assoluto della privacy, ti ascolteranno e guideranno nel percorso per tutelare il bambino e per proteggere la donna.  
085.4252644 - 331.6868202    serviziosociale.ospedalepescara@asl.pe.it
 

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